Vediamo alcune citazioni patristiche che confermano questa interpretazione come la più antica, cosa che smentisce la possibilità che la teoria dei cugini sia una tradizione tramandata dal I secolo.
- "Giacomo, fratello (e non cugino, dato Eusebio altrove nella medesima opera usa anche il termine cugino) del Signore, succedette all'amministrazione della Chiesa insieme con gli apostoli..." (Eusebio di Cesarea, Storia Ecclesiastica 2, 23, 4)
- "Della famiglia del Signore rimanevano ancora i nipoti di Giuda, detto fratello (non cugino) suo secondo la carne, i quali furono denunciati come appartenenti alla stirpe di Davide" (SE 3, 20, 21)
- "In quel tempo Giacomo, detto fratello (non cugino) del Signore, poiché anch'egli era chiamato figlio di Giuseppe" (SE 2, 1, 2)
- "In quel tempo Giacomo, detto fratello del Signore, poiché anch'egli era chiamato figlio di Giuseppe, e Giuseppe era padre del Cristo" (SE 2, 1, 2)
- "Poi egli comparve a Giacomo, uno dei cosiddetti fratelli del Salvatore" (SE 1, 12, 5)
- "Della famiglia del Signore rimanevano ancora i nipoti di Giuda, detto fratello (non cugino) suo secondo la carne, i quali furono denunciati come appartenenti alla stirpe di Davide" (SE 3, 20, 21)
- "In quel tempo Giacomo, detto fratello (non cugino) del Signore, poiché anch'egli era chiamato figlio di Giuseppe" (SE 2, 1, 2)
- "In quel tempo Giacomo, detto fratello del Signore, poiché anch'egli era chiamato figlio di Giuseppe, e Giuseppe era padre del Cristo" (SE 2, 1, 2)
- "Poi egli comparve a Giacomo, uno dei cosiddetti fratelli del Salvatore" (SE 1, 12, 5)
- "Dopo che Giacomo il Giusto fu martirizzato fu costituito vescovo (di Gerusalemme)il figlio di uno zio del Salvatore, Simone di Cleofa; lo prescelsero con consenso unanime, perché era cugino (questo era cugno davvero, Egesippo distingue tra cugino e fratello!) del Salvatore » (SE 4, 22, 4)
- "Anano convocò il sinedrio a giudizio e vi condusse il fratello (non cugino) di Gesù, detto il Cristo, di nome Giacomo, e alcuni altri, accusandoli di trasgressione della legge e condannandoli alla lapidazione." (Giuseppe Flavio, Antichità Giudaiche 20, 200).
- Tertulliano verso il 200 difende con vigore l'umanità di Gesù affermando che ha avuto una vera madre e dei veri fratelli secondo la carne (Tertulliano, Contro Marcione 4,19)
La teoria dei cugini è un invenzione di Girolamo nel IV secolo, e non è presente in nessun padre della chiesa prima di lui.
Le citazioni qui sopra sono del II secolo, di ben due secoli prima. Perchè bisognerebbe credere a ciò che ha inventato Girolamo anzichè a ciò che hanno creduto tutti prima dell'infiltrazione di gnosticismo e ascetismo che portarono a vedere in chiave negativa la sessualità? Dottrine di demoni che proibivano il matrimonio, profetizzate da Paolo (1Tim 4,4) all'origine della dottrina del celibato forzoso imposto ai preti ed al disprezzo del sesso visto non per il piacere, ma solo per prolificare? Questo atteggiamento è all'origine anche della attuale proibizione cattolica degli anticoncezionali.
E' ormai riconosciuto dai teologi cattolici più preparati che la teoria dei fratelli carnali è quella vera:
"La dimostrazione di Girolamo è molto, molto fragile. Cito l'esegeta cattolico americano John P.Meier: "non è affatto vero che adelphos è usato regolarmente nell'Antico Testamento greco per designare il cugino" (a marginal Jew, I, 1991, p.325). Questo esegeta aggiunge che nella Bibbia greca dei Settanta, un solo testo può essere citato a sostegno dell'affermazione di Girolamo (1Cr 23,22)! Si può aggiungere che, in greco, mai adelphos (fratello) è applicato ad un campo di significato che arrivi sino a cugino. L'adelphos è un fratello, di sangue e di diritto."(Rivista cattolica "il mondo della Bibbia" num.76 pag.13)
"L'attacco più forte contro l'idea di una fraternità del Signore è venuta da Girolamo, il traduttore della Vulgata (IV secolo). E' il primo padre della chiesa ad avere sostenuto che i fratelli di Gesù erano in realtà dei cugini, e che Maria, come pure Giuseppe rimasero vergini. Al suo tempo la nozione di verginità perpetua di Maria non si era ancora diffusa." (Rivista cattolica "il mondo della Bibbia" num.76 pag.12)
- Tertulliano verso il 200 difende con vigore l'umanità di Gesù affermando che ha avuto una vera madre e dei veri fratelli secondo la carne (Tertulliano, Contro Marcione 4,19)
La teoria dei cugini è un invenzione di Girolamo nel IV secolo, e non è presente in nessun padre della chiesa prima di lui.
Le citazioni qui sopra sono del II secolo, di ben due secoli prima. Perchè bisognerebbe credere a ciò che ha inventato Girolamo anzichè a ciò che hanno creduto tutti prima dell'infiltrazione di gnosticismo e ascetismo che portarono a vedere in chiave negativa la sessualità? Dottrine di demoni che proibivano il matrimonio, profetizzate da Paolo (1Tim 4,4) all'origine della dottrina del celibato forzoso imposto ai preti ed al disprezzo del sesso visto non per il piacere, ma solo per prolificare? Questo atteggiamento è all'origine anche della attuale proibizione cattolica degli anticoncezionali.
E' ormai riconosciuto dai teologi cattolici più preparati che la teoria dei fratelli carnali è quella vera:
"La dimostrazione di Girolamo è molto, molto fragile. Cito l'esegeta cattolico americano John P.Meier: "non è affatto vero che adelphos è usato regolarmente nell'Antico Testamento greco per designare il cugino" (a marginal Jew, I, 1991, p.325). Questo esegeta aggiunge che nella Bibbia greca dei Settanta, un solo testo può essere citato a sostegno dell'affermazione di Girolamo (1Cr 23,22)! Si può aggiungere che, in greco, mai adelphos (fratello) è applicato ad un campo di significato che arrivi sino a cugino. L'adelphos è un fratello, di sangue e di diritto."(Rivista cattolica "il mondo della Bibbia" num.76 pag.13)
"L'attacco più forte contro l'idea di una fraternità del Signore è venuta da Girolamo, il traduttore della Vulgata (IV secolo). E' il primo padre della chiesa ad avere sostenuto che i fratelli di Gesù erano in realtà dei cugini, e che Maria, come pure Giuseppe rimasero vergini. Al suo tempo la nozione di verginità perpetua di Maria non si era ancora diffusa." (Rivista cattolica "il mondo della Bibbia" num.76 pag.12)
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