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martedì 20 marzo 2012

Primogenito di Maria


La Bibbia parla di Gesù come del primogenito (prototokos) di Maria:

egli non la conobbe, finché ella ebbe partorito il suo figlio primogenito, (prototokos) al quale pose nome Gesù (Mt 1,25)

Ella diede alla luce il suo figlio primogenito (prototokos(Lc 2,7)

Questo termine significa semplicemente "primo figlio nato" (sono state trovate tombe sui cui era scritto "Tizia morì partorendo il suo primogenito") ma nella stragrande maggioranza dei casi, circa 80 volte su 86 in cui questo termine appare nella Bibbia, questo termine veniva inteso con un significato più esteso ed intendeva il primo di molti altri figli.

Analizzando questo onestamente arriviamo alla conclusione che si tratti del primo di altri fratelli, specie se teniamo conto che si parla espressamente e senza specificazioni dei "fratelli" (Mr 6,3) di questo "figlio primogenito".

Tizio ha fame, va a comprare il pane e non lo mangia finché non è arrivato a casa.

Caio va a lavorare e non viene pagato finché non ha terminato il suo mese di lavoro.

Quando c'è una frase che esprime un azione per un soggetto e delle conseguenze che sono ben precise è ovvio che il senso della frase è quello letterale: Tizio arrivato a casa mangerà il pane perchè era andato a comprarlo per mangiarlo, e Caio verrà pagato per il suo lavoro.

Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie; e non ebbe con lei rapporti coniugali finché ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome Gesù (Mt 1,24-25)

In questo caso è evidente dal contesto che Giuseppe non ebbe rapporti sessuali con Maria fino alla nascita di Gesù, ma che dopo li ebbe.

Se l'Apostolo Matteo avesse voluto raccontare un fatto storico, ovvero che Giuseppe per tutta la sua vita non ebbe mai rapporti con Maria, lo avrebbe qui esplicitato, non avrebbe lasciato una frase che letta nel suo senso letterale fa chiaramente pensare al fatto che trai i due marito e moglie ci furono rapporti sessuali, come pure i relativi figli che erano segno di benedizione da parte di Dio

Dio li benedisse; e Dio disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi" (Gen 1,28)

I figli sono un dono che viene dal Signore; il frutto del grembo materno è un premio (Sal 127,3)

In tutto l'AT e pure nel NT non è mai valorizzato il celibato all'interno del matrimonio, ci sono esempi di persone che rimasero vergini come Geremia, il Battista, Paolo, ma mai esse erano persone sposate, sempre invece viene dato valore ad una famiglia numerosa come segno di benedizione da parte di Dio, e segno di maledizione invece le famiglie senza figli o con pochi.

Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto e non voleva esporla a infamia, si propose di lasciarla segretamente. Ma mentre aveva queste cose nell'animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati». Tutto ciò avvenne, affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:  «La vergine sarà incinta e partorirà un figlio, al quale sarà posto nome Emmanuele», che tradotto vuol dire: «Dio con noi». (Mt 1,19-23)

Questo angelo mandato da Dio a Giuseppe non gli fa alcun accenno del fatto che avrebbe dovuto rimanere vergine a vita e fare un matrimonio "di copertura" solo per coprire Maria, ma gli disse che non si doveva preoccupare per l'origine del bambino che era nel grembo di Maria, ma che avrebbe dovuto prenderla con sè a vivere, il che equivaleva implicitamente ad avere (dopo la nascita di Gesù) rapporti sessuali.

Maria era già considerata da Dio moglie di Giuseppe perchè tra la decisione di due giovani di sposarsi e il matrimonio celebrato essi erano già considerati legalmente sposi. Per questo nessuno si scandalizzò del fatto che Maria rimase incinta e tutti pensarono che Gesù fosse figlio di Giuseppe.

Dio non ha mai considerato peccato i rapporti sessuali tra marito e moglie, e come dice l'angelo Maria era considerata da Dio moglie di Giuseppe; non vediamo quindi come si può pensare che Giuseppe unendosi a Maria avrebbe commesso peccato!

Il fatto di un matrimonio non consumato era una cosa talmente opposta alla mentalità semitica che se così fosse stato Matteo non avrebbe certamente mancato di segnalarlo esplicitamente, il fatto stesso che abbia detto che i due non ebbero rapporti fino alla nascita di Gesà, presuppone implicitamente che dopo i rapporti sessuali tra di loro ci furono:

Non privatevi l'uno dell'altro, se non di comune accordo, per un tempo, per dedicarvi alla preghiera; e poi ritornate insieme, perché Satana non vi tenti a motivo della vostra incontinenza (1Cor 7,5)

Va anche detto che per lo stesso diritto canonico della chiesa cattolica un matrimonio non consumato non è un matrimionio valido davanti a Dio ed in questi casi su richiesta viene annullato!

Codice di diritto canonico, cap III
can.1967 I soli coniugi, o uno di essi benché l'altro sia contrario, hanno diritto di chiedere la grazia della dispensa dal matrimonio rato e non consumato

Bibbia TOB (Traduzione Ecumenica della Bibbia)

 

Pagina 2321 Nota in calce a Lc 1,34
Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo»
In questo contesto conoscere ha il senso biblico di avere rapporti coniugali (Gen 4,1.17.25; 19,8; 24,16...) Maria sposata a Giuseppe è ancora vergine (v.27). L'angelo le annunzia che sta per essere madre (v.31). Come in Gdc 13,5.8. ella comprende che lo sarà ben presto. Allora obietta che non ha relazioni coniugali con Giuseppe, e la sua domanda introduce la rivelazione dell'angelo. Qualcuno suppone che la domanda di Maria significhi: io non voglio conoscere alcun uomo; le si attribuisce in tal caso la volontà di rimanere vergine, ma il presente del verbo indica uno stato, non una volontà.

Se uno si corica con la moglie di suo zio, vìola l'intimità di suo zio; tutti e due porteranno la pena del loro peccato; moriranno senza figli (Lev 20,20)


Se dei fratelli staranno insieme e uno di loro morirà senza lasciare figli, la moglie del defunto non si sposerà fuori, con uno straniero; suo cognato verrà da lei e se la prenderà per moglie, compiendo così verso di lei il suo dovere di cognato (Dt 25,5)

Morire senza figli era un disonore, e tanto importante che la discendenza fosse trasmessa che non si vede il motivo per cui Dio avrebbe dovuto proibire a Giuseppe di avere dei discendenti.

Come pure abbiamo dimostrato sopra citando un testo esegetico cattolico Maria non aveva fatto alcun voto di verginità, dato che ella era in procinto di sposarsi.
Perchè avrebbe avuto intenzione di sposarsi se sua intenzione era rimanere vergine? In tal caso sarebbe stato più ovvio che ella non prendesse alcun marito. Invece il NT ci dice che era già legalmente sposata con Giuseppe.
Come abbiamo detto primogenito siginifica semplicemente primo figlio nato. Notiamo tuttavia che in nessun caso in cui si parli di fratelli di un primogenito questi non sono fratelli ma cugini.

Questo può essere provato leggendo tutte le 86 volte in cui questo termine è presente nella Bibbia e vedremo che nella stragrande maggioranza, lo rende nell'accezione estesa sebbene non letterale del termine di "primo di altri figli", e non abbiamo motivo (salvo le tradizioni umane) di pensare che per Gesù fosse stato diversamente.

Ecco come prova, tutti i versetti della Genesi, il primo libro della Bibbia in cui troviamo la parola primogenito. All'onestà del lettore decidere se in questi casi il termine nel contesto significa "primo figlio nato" o "primo figlio di molti suoi fratelli"

primogenito

Questa espressione appare nella Bibbia in 86 versetti (sono di seguito mostrati tutte le volte in cui è presente nel libro della Genesi, ricerca tratta dal sito http://www.laparola.net/)

Genesi 10:15

Canaan generò Sidon, suo primogenito, e Chet,

Genesi 22:21

Uz, il primogenito, Buz, suo fratello,

Genesi 25:13

Questi sono i nomi dei figli d'Ismaele, secondo le loro generazioni: Nebaiot, il primogenito d'Ismaele; poi Chedar, Adbeel, Mibsam,

Genesi 27:19

Giacobbe disse a suo padre: «Sono Esaù, il tuo primogenito. Ho fatto come tu mi hai detto. Àlzati, ti prego, mettiti a sedere e mangia la mia selvaggina, perché tu mi benedica».

Genesi 27:32

Suo padre Isacco gli disse: «Chi sei tu?» Ed egli rispose: «Sono Esaù, tuo figlio primogenito».

Genesi 35:23

I figli di Giacobbe erano dodici. I figli di Lea: Ruben, primogenito di Giacobbe, Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Zabulon.

Genesi 36:15

Questi sono i capi dei figli di Esaù: figli di Elifaz, primogenito di Esaù: il capo Teman, il capo Omar, il capo Sefo, il capo Chenaz,

Genesi 38:6

Giuda prese per Er, suo primogenito, una moglie che si chiamava Tamar.

Genesi 38:7

Ma Er, primogenito di Giuda, era perverso agli occhi del SIGNORE; e il SIGNORE lo fece morire.

Genesi 41:51

Giuseppe chiamò il primogenito Manasse, perché disse: «Dio mi ha fatto dimenticare ogni mio affanno e tutta la casa di mio padre».

Genesi 43:33

Ma essi sedevano di fronte a lui, dal primogenito, secondo il suo diritto di primogenitura, fino al più giovane secondo la sua età; e si guardavano l'un l'altro stupiti.

Genesi 48:18

Giuseppe disse a suo padre: «Non così, padre mio, perché questo è il primogenito; metti la tua mano destra sul suo capo».

Genesi 49:3

Ruben, tu sei il mio primogenito,
la mia forza, la primizia del mio vigore, eminente in dignità ed eminente in forza.

Chiarifichiamo ancora l'argomento.

Visto che nella Bibbia abbiamo numerosi primogeniti con i loro fratelli, perchè nel caso di Gesù che è anche Egli proprio come loro chiamato primogenito ed è detto che ha dei fratelli, dovremmo dire che sono suoi cugini?

L'unico motivo sono le tradizioni preconcette che ci sono state inculcate.


Uz, il primogenito, Buz, suo fratello (Gen 22,21)

Parallelo col NT

Gesù il primogenito (Mt 1,25), Giacomo suo fratello (Gal 1,19)

Penso che a nessuno sia mai passato per l'anticamera del cervello di dire che Buz era "cugino" di Uz. 

Se non abbiamo preconcetti e dogmi da difendere vedremo Gesù e Giacomo allo stesso modo. 


Se leggiamo che Pietro è fratello (adelfos) di Andrea crediamo serenamente che siano figli della stessa madre, perchè non facciamo lo stesso quando leggiamo che Giacomo è fratello (adelfos) di Gesù?

L'unica risposta possibile è che lo stesso termine viene interpretato diversamente per una veduta aprioristica quando nulla nel contesto lo impone, come invece è necessario fare quando viene usato per indicare i fratelli in Cristo che condividono la stessa fede o l'appartenenza etnica ad Israele.

e Matteo avesse voluto dirci che Giuseppe e Maria non si unirono mai, perchè non lo ha fatto, come ha fatto Mosè quando ha trattato di un caso molto meno importante?

Gen 38,26 Giuda li riconobbe e disse: «È più giusta di me, perché non l'ho data a mio figlio Sela». Ed egli non ebbe più relazioni con lei.

Matteo 1,25 e non ebbe con lei rapporti coniugali finché ella non ebbe partorito un figlio

Cosa era più importante?

Specificare che Giuda non ebbe più rapporti con Tamar o specificare che Giuseppe non ebbe mai rapporti con Maria?

Certamente la seconda opzione.

Con questo non voglio dire che Mt 1,25 dimostri che dopo Giuseppe ebbe rapporti con Maria, ma l'argomentazione va in realtà rovesciata; se davvero ci fosse stata questa così insolita astinenza nel matrimonio, l'autore ispirato avrebbe dovuto mettere nel testo almeno una frase per ricordarla in modo chiaro ed indiscutibile.. dato che ha riportato la stessa cosa in una situazione molto più secondaria.

Lo stesso Spirito che ha ispirato Mosè in Genesi, ha ispirato anche Matteo nel suo evangelo ed è molto strano che non gli abbia detto di aggiungere una frase che avrebbe posto fine ad ogni dubbio sulla verginità eterna di Maria. Se davvero Maria è rimasta vergine tutta la vita, come mai la Scrittura afferma solo della sua verginità prima della nascita di Gesù? Su quale base possiamo affermare con certezza dogmatica qualcosa che la Scrittura non si è preoccupata di mostrarci? Come mai invece la Scrittura si è preoccupata di toglierci dubbi nel caso di Tamar e non lo ha fatto nel caso di Maria?

La risposta è semplice: per Matteo era ovvio che due coniugi avessero rapporti sessuali, come dice anche Paolo in

1Cor 7,5: non privatevi l'uno dell'altro, se non di comune accordo, per un tempo, per dedicarvi alla preghiera; e poi ritornate insieme.




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